ELEZIONI REGIONALI ALL’ORIZZONTE

Il 15 ottobre scorso è morta Jole Santelli, nella sua casa di Cosenza. Aveva soltanto 51 anni. Non stava bene e lo si sapeva, ma questa morte giunta improvvisa e inaspettata ha lasciato una grande commozione.
La Santelli è stata una politica di razza della scuderia di Berlusconi. A 25 anni, da avvocatessa impiegata nello studio legale di Cesare Previti, entra in Forza Italia. Eletta Deputata dal 2001 al 2020, è stata sottosegretaria di Stato al Ministero della giustizia dal 2001 al 2006 nei governi Berlusconi II e III, mentre nel Governo Letta sottosegretaria al Ministero del lavoro e delle politiche sociali da maggio a dicembre 2013.
Quando decise di candidarsi a governatrice della Calabria, fece le scarpe a tutti i pretendenti del centro destra. Memorabile lo scontro con Occhiuto.
Diventa presidente della Regione Calabria il 15 febbraio. Muore otto mesi dopo.
L’hanno pianta in tanti, perché donna bella e intelligente, calabrese sanguigna, verace donna del popolo, poco incline ai cortigiani. Almeno dicono. Forse la sua legislatura sarebbe stata migliore di tutti i suoi predecessori. Chissà.
L’hanno pianta in tanti della politica regionale, da destra a sinistra, stracciandosi le vesti, per poi indignarsi pochi giorni dopo per l’imbarazzante cortometraggio di Muccino, costato 1 milione e 700 mila euro. Eh già, la promozione di questa terra costa cara, quasi quanto la disattenzione della politica.
Di certo della Santelli non resta un progetto, un’idea in corso per una nuova Calabria. Secondo qualche libero pensatore di terra calabra, della Santelli resta un esercito di nani e voltagabbana: “Ciarpame senza pudore”. E ancora, il destino della Calabria, in questi mesi, rimarrà nelle mani della peggior classe dirigente d’Europa di destra e sinistra.
Il vice presidente Antonino Spirlì, detto Nino, in forza al Carroccio salviniano, ha preso la guida della Regione per questa breve transizione fino alle elezioni. E appare particolarmente vivace Nino Spirlì, tanto da far pensare che la campagna elettore cominci a nutrire il suo ventre tra le chiacchiere mediatiche e le politiche emergenziali dettate dal Covid-19.
I tempi son brevi. Occorre un progetto di Calabria, un buon leader e un reticolo di legami umani per guardare a un diverso immaginario, per vedere finalmente questa terra e la sua popolazione in movimento. Non sappiamo ancora come e in che forma. Ma vogliamo crederci.

 

Tratto da: Cotroneinforma n.141

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