Devastato il vivaio di Terre Joniche-Libera terra, la cooperativa di giovani che gestisce i terreni confiscati alla famiglia Arena a Isola Capo Rizzuto, assegnati loro nel 2012 dall’Amministrazione comunale guidata all’epoca dal sindaco Carolina Girasole. Ignoti, la notte scorsa, si sono introdotti nei terreni di località Cepa, a Isola, devastando una serra nella quale da giugno erano state messe a dimora una serie di piante donate da un vivaista di Catanzaro.
Per una strana “coincidenza” ancora una volta alla vigilia della venuta di Don Luigi Ciotti in Calabria, avvengono fatti che in qualche modo colpiscono Libera e chi con l’associazione ha comunque relazioni. Era già avvenuto in almeno altre due occasioni e gli atti avevano riguardato sempre Libera nella provincia di Crotone.
Erano stati i volontari dei campi di Libera, insieme ai membri della cooperativa, ad allestire il vivaio le cui piante erano destinate al completamento dell’orto botanico di Cepa. Una parte di queste piante, invece, era destinata ad uso sociale per progetti con le scuole e per i giardini pubblici. Alcune piante, infatti, nelle scorse settimane erano state destinate e messe a dimora nel parco Baden Powell e nella Villa Comunale di Crotone gestiti dalla cooperativa sociale Agorà Kroton.
Diversi i danni provocati. Distrutto il vivaio, asportati i teli che proteggevano le piante dal terreno, asportato il telo che copriva la serra. E come se non bastasse gli ignoti vandali e ladri si sono poi introdotti, sembra senza scasso, in una casa di legno a poca distanza dalla serra e di pertinenza della cooperativa Terre Joniche-Libera terra. Qui sono stati asportati un boiler per l’acqua calda, raccordi per l’impianto di irrigazione, attrezzi vari di valore, tra cui un decespugliatore. Tutto materiale che i soci della cooperativa e i volontari di Libera stavano usando in questo periodo per la cura dei campi di località Cepa.
Un brutto episodio che di certo non scoraggerà né i membri della cooperativa, né i volontari di Libera che riprenderanno sia la serra che il vivaio. Certo, fa male vedere distrutto il lavoro di tante persone giunte a Isola Capo Rizzuto da tutta Italia e da diverse parti del mondo per sostenere la cooperativa e l’idea di una cultura diversa che dia possibilità a giovani volenterosi. Ora occorrerà un ulteriore sforzo per rimettere a posto tutto, ma è esattamente quello che sta già avvenendo sin dalle ore successive alla brutta scoperta da parte dei soci di Terre Joniche-Libera terra.
Sul posto sono stati effettuati alcuni sopralluoghi dei carabinieri della tenenza di Isola ai quali i soci della cooperativa hanno denunciato l’accaduto.
Tratto da: crotonenews.com