Si poteva fare di più sui rifiuti?

Stasera alle 21 in onda su Libera 90 il secondo appuntamento con i Forum del Corriere. Ospiti in studio Giuseppe Giudiceandrea e Ferdinando Laghi

Due diverse visioni di un problema che, da 17 anni, pesa come un macigno sul presente e sul futuro della Calabria. Da una parte l’approccio politico di Giuseppe Giudiceandrea, capogruppo dei Democratici e progressisti in consiglio regionale. Dall’altro quello tecnico di Ferdinando Laghi, medico e vicepresidente nazionale dell’Isde (Medici per l’ambiente). La questione è quella dei rifiuti ed è stata affrontata nella seconda puntata dei “Forum” del Corriere della Calabria, con i giornalisti Roberto De Santo e Pablo Petrasso, che andrà in onda venerdì sera a partire dalle 21 su Libera 90 (canale 90 del digitale terrestre). Per Giudiceandrea, firmatario del disegno di legge sui “Rifiuti zero”, l’enorme ritardo accumulato negli anni del commissariamento ha gravato gli inizi del nuovo corso guidato da Mario Oliverio: «In undici mesi non si poteva fare di più – ha spiegato il consigliere –. Anzi, bisogna riconoscere che molto è stato fatto, specie in termini di prospettiva. Prima, quando governava il centrodestra, dell’opzione “discariche zero” non si parlava neppure. Adesso è un obiettivo fissato. Tutte le discariche chiuderanno». Un conto sono le prospettive, altro sono gli atti firmati nel primo anno di legislatura. Lo ha sottolineato Laghi, spiegando che, «pur senza entrare nel merito politico delle scelte, sul piano tecnico non si è vista alcuna inversione di tendenza: le deroghe alla legge, l’aumento del 50% dei conferimenti in discarica, sono atti che segnano una preoccupante continuità rispetto al passato. Bisognerebbe partire subito con una politica di premialità per i Comuni che ottengono buoni risultati nella raccolta differenziata». È, tra le altre, una delle norme previste nel disegno di legge. Ma la strada è ancora lunga. Lo ammette lo stesso Giudiceandrea: «Non so dire se l’ordinanza che proroga l’emergenza possa essere riproposta alla fine del 2015, ma so per certo che mi batterò perché questo non accada».

Tratto da: corrieredellacalabria.it

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