Il tempo è galantuomo. Espressione abusata. Magra consolazione per chi si vuole assolvere. Illusione che un torto venga riparato e la verità dei fatti ristabilita.
Sarà anche così ma se tutto ciò non riesce a giovare a nessuno, francamente non so a cosa serva.
Ecco a cosa mi riferisco.
Nella Delibera di Iniziativa Popolare per cui raccogliemmo le firme ormai tre anni orsono, c’era un passaggio per cui – come ovviamente a tutte le altre nostre richieste – non ricevemmo all’epoca e non abbiamo ricevuto in seguito alcuna delucidazione.
Il testo è questo: con la comunicazione dell’amministrazione comunale del 14/11/2012, avente come oggetto “avvio procedimento per la revoca, anche consensuale, e la reimmissione del servizio idrico integrato a favore del Comune di Cotronei“, con la quale si manifestava “l’intenzione e la disponibilità di addivenire ad una rescissione consensuale della convenzione” e nella quale si rilevava che “non viene rimborsato al Comune di Cotronei l’importo delle rate dei mutui, successivamente all’anno 2008, contratti dallo scrivente ente per gli interventi sul sistema idrico integrato“.
Noi avevamo correttamente segnalato la problematicità del non pagamento delle rate dei mutui da parte della SoAKro SpA, ma poiché indegni non abbiamo diritto ad alcuna risposta e quindi anche voi lettori dovete vivere nell’ignoranza. Non ci può essere correttezza nella comunicazione, altrimenti non si è un sagace politico.
Oggi si svelano le carte. Deliberazione Giunta Comunale n. 36 del 08/03/2018.
La SoAKro è debitore nei confronti del Comune di Cotronei:
- € 372.493,92 per quanto concerne le rate di mutuo non versate;
- € 153.582,66 derivanti dalle ordinanze contingibili e urgenti n.13/2015 e n. 15/2015 (per le quali, in verità, l’Amministrazione si era già attivata in giudizio legale);
- € 145.472,55 derivanti dal pagamento di energia elettrica per conto di SoAKro.
Mi pare ovvio che A babbo morto non si possa incassare granché quindi appare strumentale, anche se ancorché doverosa, l’opposizione al decreto del Giudice del Tribunale di Crotone con cui si trasmette l’esecutività dello stato passivo della SoAKro.
Poiché il Tribunale aveva già rigettato una precedente richiesta del Comune di Cotronei, sembrerebbe quindi che non vogliano riconoscerne i crediti (non sappiamo se ciò dipenda dal merito della richiesta!).
Avanziamo un’altra lettura dei fatti.
1) I cittadini hanno continuato a pagare per i “servizi” di SoAKro fino all’ultimo esanime moto della società, fino allo scempio dei conti correnti pignorati e pagamenti in contanti con ricevute da carta straccia; 2) L’Amministrazione comunale ha giocato la carta della correttezza e delle formalità sul versante legale e ha ottenuto un bel nulla!; 3) Noi siamo stati trattati come dei coglioni infatuati, senza che ci fosse offerta una vera discussione pubblica (come d’altronde chiediamo sempre per qualsiasi argomento).
Insomma tutti perdenti e non diciate che non l’avevamo detto. Com’è stato possibile stipulare un accordo quadro per la reinternalizzazione e gestione transitoria del servizio idrico che non abbia previsto la risoluzione della posizione debitoria di SoAKro? Non per nulla noi proponevamo una risoluzione unilaterale del contratto.
Infatti si sarebbero potuti affrontare i problemi in maniera differente.
Obiezione dell’osservanza del pagamento delle fatture emesse dalla SoAKro SpA nei confronti dei cittadini di Cotronei fino al raggiungimento della cifra che la stessa società doveva all’Amministrazione Comunale all’atto della ipotetica rescissione del contratto.
Ci sarebbe piaciuto vedere quale Giudice avesse oggi potuto imporre o pretendere un risarcimento da parte della nostra amministrazione nei confronti della SoAKro, società fallita e indebitata essa stessa nei confronti della nostra comunità.
Ma purtroppo le storie non si scrivono con se o ma, quindi non sappiamo di che farcene della genuinità delle nostre opinioni, anche quando si dimostrano calzanti.
Perché nulla abbiamo ottenuto, ma le responsabilità sono ampiamente condivise con altri.
Peppe Guarascio
Tratto da: http://cotroneinforma.org/wp-content/uploads/2018/03/134.pdf