Giornata di mobilitazione in Calabria – Un tuffo contro le pale – Difendiamo gli ecosistemi per le future generazioni

 

La manifestazione organizzata dal Coordinamento regionale Controvento si svolgerà domenica 29 settembre alle ore 10 sulla costa jonica calabrese per protestare contro l’invasione di progetti di impianti eolici in terra e in mare e in particolare contro la realizzazione dell’impianto eolico denominato “Enotria” a largo del golfo di Squillace

La manifestazione, denominata “Un tuffo contro le pale”, si svolgerà  sui lungomare di Cropani (Primo piazzale), Guardavalle, Squillace (Lido Ulisse), Schiavonea e Crotone (viale C. Colombo, di fronte passerella).

Molte le adesioni dei sindaci calabresi alla manifestazione e di molte realtà del terzo settore e del sindacalismo.

A seguire pubblichiamo il documento “Siamo sindaci o burattini” che porta in calce le adesioni dei sindaci e il documento “Ogni limite ha una pazienza”. I documenti sono scaricabili anche in versione pdf. 

 

SIAMO  SINDACI  O  BURATTINI?

Si leva la voce dei primi cittadini italiani 

per una transizione energetica ecologica e democratica 

Nel contesto autoritario nazionale e internazionale che si è  creato i movimenti finanziari globali (la cosiddetta “volontà dei mercati”) determinano le decisioni dei governi e le leggi dei parlamenti. La transizione energetica si è avviata in Italia impedendo alle comunità locali da noi rappresentate di incidere sull’ubicazione degli impianti per la produzione di energia rinnovabile e su altri aspetti connessi, in grado di pregiudicare i già fragili equilibri dell’ambiente di insediamento delle nostre popolazioni. La nostra osservazione comune è che ci troviamo  nello stesso tempo di fronte a un sintomo e a una causa di aggravamento della crisi del sistema democratico. Per scongiurare la sindrome nimby, da tanti commentatori evocata e demonizzata quando danno conto delle diffuse proteste territoriali, la transizione energetica deve essere giusta,  incardinata dentro percorsi politici e democratici e non può essere attuata in palese violazione del dettato costituzionale . Grazie al rinnovato articolo 9 della Carta fondamentale, del patto fondativo che dal 1948 unisce gli italiani, la Repubblica tutela il paesaggio,  gli ecosistemi e la biodiversità anche nell’interesse delle future generazioni. Nessun principio  costituzionale può essere sacrificato per realizzarne un altro o, men che meno, per perseguire un contingente “prioritario interesse nazionale”: i singoli valori espressi  e tutelati dalle disposizioni della Costituzione sono tutti assoluti e dello stesso rango, all’interno di un impianto complessivo orientato a promuovere la dignità della persona umana nel suo contesto ecologico e sociale. Le leggi vigenti in materia energetica invece puntano a massimizzare i guadagni di un settore economico privato a scapito tra l’altro dei soldi versati al fisco dai cittadini. 

Noi sindaci chiediamo, interpretando la volontà del tessuto sociale dei luoghi da noi amministrati, che la produzione e la distribuzione dell’energia ridiventino un servizio pubblico essenziale: solo così la produzione energetica da fonti rinnovabili non sarà più insostenibile e non aggredirà il patrio suolo (con la sua funzione di fondamentale regolatore climatico), gli ecosistemi, la biodiversità e il paesaggio. Solo enti pubblici collettivi,  rappresentando l’interesse generale,  potranno dedicarsi all’indispensabile passaggio dalle fonti fossili alle rinnovabili con interventi finalizzati alla riduzione degli sprechi energetici e all’utilizzazione in via primaria  di suoli già consumati in tutta la nazione per l’ubicazione degli impianti (9000 chilometri quadrati secondo l’ISPRA, una superficie grande quanto l’Umbria occupata da infrastrutture dismesse, capannoni agricoli e industriali, cave e miniere in disuso etc., grazie alla quale si potrebbero abbondantemente superare gli 80 GigaWatt  da raggiungere entro il 2030). 

I territori sono prima di tutto gli ambienti vitali di chi li abita, e non possono trasformarsi in zone di sacrificio assegnate alla monocultura energetica: devono essere vissuti dagli allevatori,  dagli agricoltori, dagli apicoltori,  da chi costruisce giorno per giorno un  rapporto spirituale ed emotivo con il paesaggio, dagli operatori turistici, dai pescatori,  insomma da tutte le categorie che noi rappresentiamo. La crisi ecologica deve essere un’occasione per passare a una fase più avanzata della civiltà umana, per uscire tutti insieme da un dramma con un cambiamento di rotta, non un’ulteriore opportunità di guadagno per pochi nel solco già tracciato da un’economia  anti ecologica, votata alla distruzione della vita e della bellezza del mondo.

Giulio Santopolo,  sindaco di Petrizzi (Catanzaro);

Domenico Stranieri,  sindaco di Sant’Agata del Bianco (Reggio Calabria);

Michele Conía, sindaco di Cinquefrondi (Reggio Calabria) e consigliere della Città Metropolitana di Reggio Calabria;

Giuseppe Nicola Cusato, sindaco di Agnana Calabra (Reggio Calabria);

Luca Alessandro,  sindaco di Polìa (Vibo Valentia);

Angelo  D’Angelis, sindaco  di Serrata (Reggio Calabria);

Maurizio Onnis, sindaco di Villanovaforru (Sud Sardegna);

Mario  Gentile,  sindaco di  Stalettì (Catanzaro);

Domenico  Penna,  sindaco  di Roccaforte del Greco (Reggio Calabria);

Michele  Tripodi,  sindaco  di  Polistena  (Reggio Calabria);

Giacomo  Lombardo, sindaco  di Ostana  (Cuneo);

Giuseppe Alfarano,  sindaco di Camini  (Reggio Calabria);

Domenico Finiguerra, sindaco di Cassinetta di Lugagnano (Milano) e consigliere  Metropolitano della città  di Milano;

Daniela  Arfuso,  sindaco di Cardeto (Reggio Calabria); 

Luca Lepore, sindaco di Aiello (Cosenza);

Nicola Fiorita, sindaco di Catanzaro;

Antonio Giacomo Lampasi, sindaco di Monterosso Calabro (Vibo Valentia); 

Danilo Staglianò, sindaco di Cardinale (Catanzaro);

Alfredo Barillari, sindaco di Serra San Bruno (Vibo Valentia);

Mimmo Donato, sindaco di Chiaravalle centrale (Catanzaro);

Raffaella Perri, sindaco di Decollatura (Catanzaro);

Rossana Tassone, sindaco di Brognaturo (Vibo Valentia);

Vito Bruno Roti, sindaco di Torre di Ruggiero (Catanzaro);

Gregorio Gallello, sindaco di Gasperina (Catanzaro);

Mimmo Lucano, sindaco di Riace (Reggio Calabria);

Daniele Vacca, sindaco di Soverato (Catanzaro);

Massimiliano Chiaravalloti, sindaco di Satriano (Catanzaro);

Francesco Severino, sindaco di Santa Caterina dello Jonio (Catanzaro);

Domenico Lo Polito, sindaco di Castrovillari (Cosenza);

Francesco Angilletta, sindaco di Mongiana (Vibo Valentia);

Vittorio Scerbo, sindaco di Marcellinara (Catanzaro); 

Rocco Giorgio Ciurleo, sindaco di Maropati (Reggio Calabria);

Pino Capalbo, sindaco di Acri (Cosenza); 

Luigi Ruggiero, sindaco di Amaroni (Catanzaro);

Vincenzo Voce, sindaco di Crotone.

Documento promosso dai sindaci: Giulio Santopolo e Domenico Stranieri 

 MAIL DI RIFERIMENTO:   controventocalabria@gmail.com 

 

 

 

OGNI LIMITE HA UNA PAZIENZA 

Un invito collettivo alla manifestazione del 29 settembre per una produzione energetica rinnovabile democratica e per la difesa dell’ambiente vitale dei calabresi

La società calabrese è in subbuglio, interessata da un movimento tellurico che scuote anche le sue articolazioni istituzionali: molti sindaci della regione, di concerto con alcuni colleghi di altre zone d’Italia, hanno diffuso un testo significativo e ineccepibile, sposato in pieno e rilanciato nei suoi contenuti da noi, cittadini difensori dei diritti inviolabili dell’uomo, aggregati in formazioni sociali determinate a partecipare alla vita civica e alla pubblica discussione nonostante le leggi liberticide e anticostituzionali in corso di approvazione. Anche noi, e non solo per i percorsi relativi alla transizione energetica, chiediamo democrazia, rispetto della Costituzione e ci battiamo per la cessazione immediata del conflitto tra economia e natura, tra il mondo affaristico/finanziario e i diritti dell’uomo e delle altre specie viventi. 

Le pale eoliche e i pannelli fotovoltaici che avanzano non in armonia ma contro il nostro ambiente vitale, contro i nostri boschi, i nostri suoli naturali e agricoli, i nostri spazi marini stanno all’ecologia come il lupo sta alla pecora, sono espressione della brutalità di un’economia che dichiara di avere perso il pelo indossato in precedenza ma persevera, camuffandosi con la casacca green, nei vizi vandalici di cui scontiamo tutti i giorni le ripercussioni. 

Ogni limite ha una pazienza, avrebbe detto Totò; ma se non c’è limite alle vostre pretese, cari decisori politici asserviti agli affaristi senza scrupoli, di conseguenza non c’è più pazienza da parte nostra: vogliamo territori vivibili e desideriamo rapportarci all’orbe terracqueo con poesia e sentimento; contrasteremo la monocoltura energetica funzionale ai guadagni di pochi e ogni altra nefandezza connessa alla megalomania, al bieco affarismo, alla cattiva politica, allo spreco e alla devastazione dei beni comuni. 

Il 29 settembre, dalle 10 di mattina, invece di stare seduti in un caffè, ce ne andremo in riva al mare, distribuendoci su quattro località del litorale jonico calabrese (Crotone, Cropani, Squillace e Guardavalle) per manifestare il nostro sdegno e la nostra opposizione alle pale eoliche e ai pannelli fotovoltaici stragisti che voi volete continuare a disseminare per mare e per terra invece di dedicarvi a un recupero dei suoli già consumati finalizzato alla produzione di energia rinnovabile sostenibile. Accorrete numerosi, compagni di sventura di ogni contrada: sono in gioco la nostra sopravvivenza e la nostra dignità.

Movimento Terra e libertà – Calabria

Laboratorio Territoriale di San Lorenzo e Condofuri (RC)

Associazione Insieme per Africo 

Gruppo Archeologico Valle dell’Amendolea (RC)

Associazione Sentieri d’Aspromonte – Condofuri (RC)

Associazione Banda Pilusa – Bovalino (RC)

Club Alpino Italiano – sezione Aspromonte – Reggio Calabria

Arci – Crotone

Cotroneinforma ODV – Cotronei (KR)

Terre di Vasia – Serrata (RC)

Società dei Territorialisti e delle Territorialiste

Associazione PietraElisa – Palermiti (CZ)

Associazione Le Aquile  Protezione civile – Corigliano Rossano (CS)

Italia Nostra – Soverato Guardavalle (CZ)

Italia Nostra – Catanzaro

Italia Nostra – Crotone

Associazione Caminamu – Catanzaro

Associazione Il Brigante – Serra San Bruno (VV)

Cooperativa A Menzalora – Petrizzi (CZ)

Popolo Unito APS – Cosenza

Associazione Punta Stilo – Guardavalle (CZ)

Associazione Primavera Andreolese- S.Andrea Jonio (CZ)

Associazione Agorà – Decollatura (CZ)

Acanto Organizzazione di Volontariato – Castrovillari (CS)

Calanchi del Marchesato Associazione APS – Cutro (KR)

Sindacato Italiano Balneari Calabria

Cobas Tlc Calabria

Renato Fida Cgil Polistena (RC)

Gruppo Escursioni “Passi Narranti” Aspromonte

Coordinamento Controvento

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.