FINANZIATA LA BONIFICA DELLA DISCARICA SPUNTONE-CHIANETTE
Vecchia storia quella della discarica Spuntone-Chianette. Nel corso degli anni ce la siamo sempre portata dietro con questo giornale, considerandola la madre di tutte le vertenze ambientali del nostro territorio.
Dopo le iniziali denunce nella seconda metà degli anni Novanta, la prima grande battaglia contro l’utilizzo sconsiderato della discarica la lanciammo con il giornale numero 56, nel lontano mese di novembre del 2000, quando aprivamo con l’editoriale “Trentamila buoni motivi contro una discarica”.
All’epoca l’Elettrogen, società nata dalla privatizzazione di una parte dell’Enel, chiuse un contenzioso con il Comune di Cotronei ottenendo la concessione trentennale della discarica – ormai dismessa – dove riversare i “prodotti” provenienti dalla ripulitura dei propri bacini e prese fluviali: 30.000 metri cubi di fanghi certamente poco puliti. Ma questo lo dicevamo soltanto noi con il giornale, tanto da raccogliere gli ostracismi della politica locale e di quanti paventavano, addirittura, la possibilità di costruire sulla discarica un parco giochi per la felicità dei più piccoli.
Quella discarica, in realtà, ci ha fatto sempre paura. Per tanti anni senza controlli e sprovvista di idonee recinzioni, si è sempre sospettato di incursioni notturne di camion per scaricarci chissà quali schifezze. Negli anni restarono i sospetti e quella discarica venne sempre guardata come una delle cause delle tante patologie tumorali che appestano il nostro territorio e quello a valle.
Con il giornale non abbiamo mai mollato la presa, sollevando periodicamente la questione discarica nelle sue diverse articolazioni e problematicità.
Negli ultimi anni abbiamo cercato di ricostruire un percorso logico, per capire la reale situazione di una bonifica che, negli orientamenti della Regione Calabria, si spostava come priorità a seconda delle esigenze e dei tornaconti elettoralistici dei diversi assessorati, e dei rapporti di forza su tutto il territorio regionale.
Abbiamo recuperato, presso il dipartimento Arpacal di Crotone, un faldone di carte riguardanti la nostra discarica, per capire quello che ancora non è dovuto capire, perché ancora non abbiamo visto la relazione con gli esiti finali.
Comunque, i processi istituzionali fanno il loro corso.
Nel 2014, il Dipartimento Politiche dell’Ambiente e l’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Regione Calabria, e il Dipartimento di Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio e Ingegneria Chimica l’Università della Calabria, a seguito di specifica stipula di convenzione, avevano avviato le indagini integrative sulla falda sotterranea nell’ambito del sito della discarica, al fine di verificare i valori di fondo naturali per alcuni parametri di sostanze inquinanti.
Nelle analisi e nella relazione consegnate al Ministero dell’Ambiente si evidenziavano le problematicità della discarica, avallando l’ipotesi della messa in sicurezza della discarica attraverso lo stanziamento, da parte del CIPE, di 2.500.000 di euro.
Dall’avallare l’ipotesi a renderla operativa il passo è breve.
Con delibera n. 81 del 29 agosto 2017, la giunta comunale di Cotronei ha approvato lo schema di convenzione con la Regione Calabria per il ripristino della discarica di Spuntone-Chianette. Il tutto si inserisce nel Patto per lo sviluppo della Regione Calabria, delibera Cipe 26/2016 Fondo sviluppo e coesione 2014/2020.
Per il Comune di Cotronei è previsto un finanziamento di 2.680.280,14 euro per la bonifica della discarica, da realizzare in trentasei i mesi.
Tutti felici? Certamente, ma da questo momento inizia una fase ancor più importante. Il finanziamento è consistente perché il ripristino ambientale della discarica implica lavori particolari.
Noi continuiamo a dire bonifica perché questo interpretiamo dal seguente passaggio della delibera n. 81: […] nell’allegato A del D.D.G. n. 2718 del 13.03.2017 di cui sopra, è presente il sito sede dell’ex discarica in loc. Spuntone-Chianette del Comune di Cotronei, per la bonifica del quale è stato previsto un finanziamento dell’importo di €. 2.680.280,14 […].
Non sappiamo realmente se la previsione sia di messa in sicurezza permanente o bonifica poiché ciò non si evince dalla convenzione stipulata tra Regione Calabria e Comune di Cotronei, in quanto la convenzione stessa, anche se allegata alla delibera, è solo un fac-simile e non riporta i dati salienti del tipo e titolo dell’intervento, comune contraente e gli altri dati necessari alla stipula.
Non è questione di farneticazioni la disquisizione sui due termini di bonifica e messa in sicurezza permanente poiché le due tipologie di intervento non sono esattamente identiche.
1. Messa in sicurezza permanente: l’insieme degli interventi atti a isolare in modo definitivo le fonti inquinanti rispetto alle matrici ambientali circostanti e a garantire un elevato e definitivo livello di sicurezza per le persone e per l’ambiente. In tali casi devono essere previsti piani di monitoraggio e controllo e limitazioni d’uso rispetto alle previsioni degli strumenti urbanistici.
2. Bonifica: l’insieme degli interventi atti ad eliminare le fonti di inquinamento e le sostanze inquinanti o a ridurre le concentrazioni delle stesse presenti nel suolo, nel sottosuolo e nelle acque sotterranee ad un livello uguale o inferiore ai valori delle concentrazioni soglia di rischio (CSR).
Poiché negli studi già citati noi non abbiamo mai visto disquisire del valore concentrazione soglia di rischio ma soltanto del valore concentrazione soglia di contaminazione (CSC), ci aspettiamo che questi primi dubbi vengano fugati coinvolgendo società o gruppi di professionisti altamente qualificati e specializzati nel redigere piani di ripristino così delicati. Ciò non può che essere portato a termine indicendo un bando pubblico e non abbiamo in alcun modo voglia di transigere su eventuali incarichi sotto soglia per agevolare chicchessia.
Allo stesso modo ci auguriamo che definita la tipologia dell’intervento, il passo successivo relativo all’aggiudicazione in massima trasparenza e a Società che siano in possesso delle qualità tecniche ed economiche per la realizzazione dell’opera, non sia il momento di ingerenze e intromissioni di alcuna sorta, con la modalità tipica del sub-appalto che tanto abbiamo imparato a conoscere.
È un’occasione troppo preziosa per riconsegnare alla comunità un luogo che si possa definire realmente salubre.
Non sprechiamo quest’occasione per egoismo, approssimazione o fini utilitaristici.
Pino Fabiano – Peppe Guarascio
Tratto da: http://cotroneinforma.org/wp-content/uploads/2017/10/132.pdf