Il 25 Ottobre è iniziata presso la Commissione Ambiente della Camera la discussione della legge “Disposizioni in materia di gestione pubblica e partecipativa del ciclo integrale delle acque”. Una legge in attuazione dei referendum 2011.
Si tratta del testo aggiornato della legge di iniziativa popolare presentato nel 2007 dal Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua con oltre 400.000 firme e poi depositato nella scorsa legislatura con il sostegno dell’intergruppo parlamentare per l’acqua bene comune. Successivamente ulteriormente aggiornato e depositato in questa legislatura a firma di diversi parlamentari del M5S.
La presente proposta di legge risponde all’urgenza di dotare il nostro paese di un quadro legislativo unitario rispetto al governo delle risorse idriche come bene comune, introducendo modelli di gestione pubblica e partecipativa del servizio idrico, procedendo da subito alla ripubblicizzazione dello stesso.
Tale testo, dunque, scaturisce dalla necessità di un cambiamento normativo nazionale e risulta essere la reale e concreta attuazione dell’esito referendario, che segni una svolta radicale rispetto alle politiche, che hanno fatto dell’acqua una merce e del mercato il punto di riferimento per la sua gestione.
Denunciamo con forza il tentativo del Partito Democratico di sfruttare la discussione di questa proposta di legge per portare avanti il suo intento privatizzatore attraverso la presentazione di un altro testo che, sostanzialmente, persegue il mantenimento dello status quo e si configura, quindi, come un ulteriore disconoscimento palese e spudorato dell’esito referendario.
Chiediamo, quindi, che il Parlamento proceda celermente alla sua discussione fino all’approvazione, proprio nel rispetto della volontà popolare chiaramente espressa dalla maggioranza assoluta del popolo italiano con i referendum del 2011, perchè ancora una volta si scrive acqua ma si legge democrazia.
Roma, 26 Ottobre 2018.
Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua