Perché gli aerei non volano sull’Oceano Pacifico?
Amo queste tue domande, un po’ meno quelle più confidenziali…
La prima volta che ho ascoltato Oceano Pacifico, la canzone di Francesco Coriale, ho subito pensato: è un Mago; sono anni che glielo dico, e lui sempre con la sua delicata e gentile reazione mi sorride e da qui deduco che il suo talento è puro, come lo è la sua essenza artistica.
Il Mago è colui che fa magie, che sorprende, che lascia senza fiato, che esprime curiosità, il Mago è anche tecnica, bravura, costanza, perseveranza e tanta pazienza.
Personalmente a Francesco l’ho visto quasi nascere e sicuramente crescere, attraversando esperienze musicali di vario genere e scoprendo giorno dopo giorno che in lui c’è qualcosa di speciale. Intuivo la sua predisposizione per questo mondo artistico che è la musica, intuivo che era portato per questo mondo, ma non solo come artista, ma anche come ambasciatore di sogni di coloro che intravedono in questo periodo una via di fuga dalle solite storie da raccontare, che persistono da anni.
In questa canzone, già dalla prima frase, si può intuire che c’è magia in quello che rappresenta un sogno, un sogno che Francesco insegue da anni, forse da bambino e che oggi, piano, piano prende forma in questo mondo così sensibile e sempre più complicato.
Una melodia delicata come la sua essenza, a tratti malinconica, molto cantautorale con uno stile unico e caratteristico.
Oceano Pacifico è il primo singolo di Coriale, uscito il 26 marzo scorso, disponibile su tutte le piattaforme di streaming e digital download.
Per il suo esordio, Coriale sceglie un pezzo molto intimo, che disegna le emozioni tipiche di una generazione viva nella fugacità dei momenti, mentre sullo sfondo corre una storia d’amore. Tra sguardi distratti e domande quotidiane, Coriale punta all’intensità del tempo racchiusa nel letto di una relazione, che sembrerebbe essere il posto più sicuro al mondo.
“Oceano Pacifico è un invito a bussare con delicatezza alla porta del mio cuore, senza fare irruzione, ma con garbo. È la mia carezza personale sul viso di chi può trovarci dentro una via d’uscita», ci dice Francesco.
È un brano pop, sincero, con un testo malinconico e sonorità che strizzano l’occhio all’indie pop, ma senza troppi riferimenti, nato qualche mese prima del lockdown e registrato nel 2020 insieme ad altre canzoni.”
Il brano è scritto da Francesco Coriale, con la collaborazione di Pier Davide Carone, prodotto da Alessandro Apollo Presti (Dear Jack) e Niccolò Dainelli, mixato da Alessandro Di Sciullo e masterizzato da Giovanni Versari, presso La Maestà Mastering Studio di Tredozio (FC) e distribuito da Artist First.
Biografia – Francesco Coriale, in arte Coriale, è un musicista e cantautore nato a Crotone, ma vive a Milano. Si avvicina alla chitarra elettrica quasi da bambino e da autodidatta; in seguito intraprende un percorso di studi che dalla Calabria e precisamente Cotronei, lo accompagnerà fino al capoluogo lombardo, dove è allievo dei maestri Luca Meneghello e Mauro Negri all’Accademia del Suono, partecipando, inoltre, a numerose masterclass tenute da Luca Colombo e Federico Malaman. Dopo la laurea in Beni Culturali all’Università degli Studi di Siena con una tesi dal titolo “Contributi dell’archeologia sperimentale alla conoscenza delle percussioni preistoriche”, continua gli studi all’Università Statale di Milano e si laurea in Musicologia con una tesi sulla produzione musicale di Giorgio Moroder.
Durante gli studi ha lavorato come assistente fonico in alcuni concerti di numerosi artisti italiani (tra cui, Anna Tatangelo, Laura Bono, Orchestra RAI di Pinuccio Pirazzoli e Virginio Simonelli) e nel 2019 è stato archivista in RAI per l’Orchestra Sinfonica Nazionale di Torino.
Nel 2016, l’intensa attività di musicista lo porta a far parte di Bandão, l’orchestra di percussioni e musica brasiliana diretta dal Maestro Francesco Petreni; dall’anno successivo, invece, è impegnato nella band di Cardamone (XFactor 2015) in cui suona la chitarra e il basso in molte date dei tour, dividendo così il palco con nomi come Modena City Ramblers, Marlene Kuntz e Brusco. Dal 2020 è il bassista di Zuin, con il quale partecipa alla finale del “Premio Fabrizio De André” all’Auditorium Parco della Musica “Ennio Morricone” di Roma; suona il basso nel singolo “Quanto era bello” di Daino (Primal Box/Warner Chappell Music) e partecipa ad alcune produzioni inedite di Garelli.
Inoltre, ha collaborato come autore per Daniel Acerboni e Mara Bosisio e compone musiche per spot (“Terramar Folk Festival” I Ed., Cotronei KR, 2019) e mostre pittoriche (“Il mondo è roba dell’altro mondo” Barilaro – Centola – Schifano, Milano 2018). Una biografia degna di un’esperienza che mantiene costante la sua voglia di crescere e realizzare tutto ciò che desidera, con costanza e determinazione. Da segnalare in questo ultimo periodo la partecipazione al concerto per l’estate di Radio Deejay on stage a Riccione, dove Coriale si è distinto con il suo singolo, lasciando una scia di curiosità artistica unica e delicata. Vincendo la tappa del 18 agosto e andando per direttissima in semifinale.
Assaporando l’ambiente circostante con cura e passione, ricevendo i complimenti da personaggi molto importanti del settore musicale, che sicuramente non hanno lasciato inosservato il nostro caro amico Francesco Coriale con la sua bellissima canzone Oceano Pacifico. “È stata un’esperienza bellissima e davvero straordinaria” ci dice Francesco.
Da parte mia: “Grande Mago”.
da: Cotroneinforma n. 143/2021