Soakro, fine annunciata di una storia
Nessuna nuova decisione a Cotronei che non sia condivisa dal popolo
In questi giorni il presidente della Società Acque Crotonesi ha portato i libri in tribunale per il fallimento. Epilogo inglorioso per un carrozzone che in un decennio è riuscito soltanto a produrre debiti e mal servizi.
Intanto la politica a Crotone si muove. Le avvisaglie non portano a nulla di buono e altri danni si intravedono all’orizzonte.
Il sindaco Vallone, nonché presidente della Provincia di Crotone e presidente dell’Anci regionale, ha convocato la conferenza dei sindaci per porre le basi della creazione di una nuova società per gestire questa fase di transizione. Da quanto si apprende non esiste un’idea precisa per far ripartire un servizio inteso come strategico per la collettività, un’idea di progetto di acqua pubblica come bene comune. Non è remoto pensare che vogliano far fallire Soakro per mettere a sedimentare i debiti e ripartire con una nuova società sulle spoglie di quella deceduta.
A Cotronei, intanto, è in corso la raccolta di firme per la discussione in Consiglio comunale della Delibera d’Iniziativa Popolare promossa dall’Associazione culturale Cotroneinforma e dal Coordinamento Calabrese Acqua Pubblica “Bruno Arcuri”.
Ci pare che i tempi siano maturi e opportuni per convenire, finalmente, sulle nostre posizioni!
Anche considerando il fatto che non esiste ancora una legge regionale per il riordino del servizio idrico integrato e che quindi questa nuova fantomatica società dovrà comunque essere rimodulata in futuro in funzione delle decisioni che prenderanno gli abiurocrati della nostra regione.
Questo l’oggetto della delibera: Rescissione della convenzione stipulata con la società Soakro SpA, modifica dello Statuto Comunale e contestuale istituzione di un tavolo tecnico per la creazione di una Azienda Speciale partecipata di diritto pubblico per la gestione del servizio idrico integrato.
Ad oggi sono state raccolte circa 300 firme. Ne occorrono altrettante o poco meno. La petizione sarà protocollata dopo la metà di agosto, quando riprenderanno le operazioni politico-amministrative del dopo vacanze.
Nella constatazione del fallimento di Soakro, il Comune di Cotronei può saper gestire con personale comunale la fase di transizione e pianificare con la cittadinanza un percorso democratico, condiviso e popolare di costituzione di un’Azienda Speciale di diritto pubblico partecipata, così come si chiede già da tempo.
Pertanto, una gestione pubblica e comunale, andando anche contro eventuali ipotesi di gestione consortile, che non consideri l’acqua un servizio pubblico essenziale di interesse generale e non assoggettabile a meccanismi di mercato, e contro le pruriginose sollecitazioni provenienti dalla regione (Giunta, Consiglio e Dipartimento).
Chiediamo alle componenti politiche di maggioranza e di minoranza (principalmente) di sollevare specifica richiesta al sindaco per aprire una immediata discussione in Consiglio comunale sulla futura gestione del servizio idrico integrato in paese.
Perché si scrive acqua ma si legge democrazia.
Associazione culturale Cotroneinforma
Coordinamento Calabrese Acqua Pubblica “Bruno Arcuri”