Con l’inizio dell’estate, forse a causa del forte caldo, la politica locale si surriscalda, dando inizio ad una fase di scontri a “bassa intensità” che si protrarranno fino all’autunno, in ogni caso fino alla chiusura di questo giornale.
Da una parte si colgono le positività, nel senso che il confronto democratico implica un ruolo dinamico delle opposizioni, dall’altro si percepiscono le negatività strettamente connesse alle divergenze personali, alle inimicizie ataviche che pur esistono nelle componenti politiche e nelle diverse soggettività, tanto da inficiare la bontà del livello di discussione.
Insomma, per non farla troppo lunga e contorta nei ragionamenti, possiamo sintetizzare il tutto dicendo che il livello dello scontro politico, in alcuni momenti, si perde nei conflitti personali che poco interessano il popolo, perché questo, il popolo, ben si guarda la farina quando litigano i mulinari.
Può darsi che sia anche diverso, nel senso che il popolo si appassiona agli scontri personali della politica locale, si schiera da una parte o dall’altra, più che altro una forma di tifoseria, anche perché dal basso, dalle parti del popolo, i luoghi e le forme di coinvolgimento alla politica non esistono. Facebook e altri social annessi ottemperano alle mancanze in forma digitale con i post, i like, le faccine in ogni salsa.
Non vogliamo fare i moralisti con questo giornale, ma questa politica non ci piace, forse perché rimasti ancorati alle prassi politiche del passato, perché la politica dovrebbe essere sangue pulsante nelle vene di ogni cittadino, perché l’architettura civile e democratica di una società si regge principalmente sulla partecipazione. Ci piacerebbe una politica in un paese diverso.
Tutto questo preambolo per dire che la pensiamo diversamente da quello che ci gira attorno, ma cerchiamo di assolvere la funzione dell’informazione. Infatti, riprendiamo un minimo di narrazione sulla politica locale, riportando in modo random gli accaduti dell’ultimo semestre, o giù di lì.
Per quanti vivessero fuori o per i più sprovveduti, facciamo un quadro d’insieme delle realtà politiche locali, giusto per capire le forze in campo in questo ultimo periodo dell’anno domini 2023.
C’è il Partito democratico che, nell’ex sede del Pci, porta avanti un minimo di organizzazione e di incontri, a volte aperti alla cittadinanza. Fondamentalmente è l’unica realtà politica attiva e non soltanto nelle tornate elettorali. Ma il Pd si trascina faide da anni, sia a livello locale quanto in quello provinciale, e le correnti esterne alimentano costantemente lo scontro. Questo restringe la consistenza della militanza a qualche decina di soggetti attivi, soci, tesserati o come meglio si definiscono nel Pd.
C’è il gruppo politico di Cotronei 2030, ormai trasformato nell’amministrazione comunale, nella figura del sindaco, degli assessori e dei consiglieri comunali. Non hanno una sede e nessuna attività politica con militanza. Il municipio è la loro sede e il luogo di confronto con il popolo come ogni amministrazione che si rispetti.
C’è il gruppo politico Cotronei Bene Comune. Non ha una sede e nemmeno una militanza politica, se non un ristretto gruppo che ruota attorno ai due consiglieri in consiglio comunale. Da componente di minoranza, dalla scorsa primavera ha deciso di sostenere l’amministrazione comunale. Possiede una pur minima attività a mezzo stampa e in eventi pubblici.
C’è il gruppo di Svolta la Carta. Ha una sede ma non risultano ormai attività e dunque una qualsiasi forma di militanza. Gran parte del gruppo che ruota attorno ai due consiglieri in consiglio comunale si è caratterizzato, fin dalla prima ora, nell’appartenenza al Pd e dall’influenza con la precedente amministrazione comunale. Di fatto rappresenta l’unica reale opposizione in consiglio comunale e nel confronto politico quotidiano.
Ci sono i Fratelli d’Italia. Avevano aperto una sede dopo le elezioni, con tanto di inaugurazione istituzionale e dedica del luogo. Ma resta una sede chiusa, senza vita politica. Ogni tanto diramano qualche comunicato stampa, ma senza alzare il tiro contro l’amministrazione comunale, perché sostenuta nelle elezioni. Una posizione di lotta e di governo nello stile della Lega.
A proposito, anche la Lega pareva avesse aperto sede e intenti di attività politica. Si sono persi dopo poco tempo.
Una presentazione nella sinteticità per ogni realtà citata. Si chiede venia anticipatamente.
E veniamo a quanto si diceva all’inizio, riprendendo un minimo di narrazione sulla politica locale dell’ultimo semestre, o giù di lì.
Nell’ultima decade di luglio appare un documento anonimo, nello stile e nelle forme di sempre (ogni tanto ritornano gli anonimi giustizieri!). Per la ragione dell’essere anonimo non merita ovviamente menzione, se non nel riportare il titolo e che la dice lunga sul clima politico e sociale in atto: “La mafia è entrata nel comune di Cotronei”.
A fine luglio il sindaco Ammirati e qualche assessore si fanno la bella foto davanti il cantiere della scuola elementare centro. Come ogni buona e moderna amministrazione, la foto si spamma (voce del verbo diffondere) nei social.
Il Pd prende la palla al balzo e ci mette di suo sulla questione, confezionando, il 27 luglio, un comunicato stampa dal titolo “A proposito di clamorosi autogol….”. In sostanza il Pd ricorda che il finanziamento della scuola è opera dell’amministrazione Belcastro. Come dire, non fate troppo la bella faccia per campare di rendita, perché i sacrifici e i meriti sono di altri.
E poi danno una pizzicata al consigliere Secreti, che aveva duramente criticato l’abbattimento e la ricostruzione del nuovo plesso, mentre adesso “si alimenta l’ambiguità che regna in questa amministrazione e nelle sue alleanze di opportunità”.
Il 28 luglio il sindaco Antonio Ammirati pubblica un post nei social, denunciando di subire un attacco violento senza precedenti a Cotronei (di certo sottende anche a questioni più subdole, personali, che non sono filtrate pubblicamente). Riferisce che la macchina del fango messa in atto da sei/sette soggetti si ritorcerà contro di loro. “Pensano di avere chissà quale argomento da portare ancora sui social, senza comprendere di averli già tutti esauriti nella loro infamia”.
Già, appunto, il chiacchiericcio nei social. Da tutte le parti. Alla mancanza di discussioni partecipate con un minimo di democrazia diretta, si smanetta in forma digitale con i post, i like, le faccine in ogni salsa. Andiamo oltre.
Il sindaco si dichiara determinato ad andare avanti: “La direzione è quella dell’onestà, della trasparenza, della legalità. Volete fermarmi? Rinunciate, perché come vi ho dimostrato recentemente, più utilizzate la violenza più divento granitico”.
Non perde tempo Svolta La Carta e, il 29 luglio, il giorno dopo, dirama un comunicato stampa con un’ampia analisi politica partendo dall’ultima tornata elettorale e dall’insediamento del nuovo consiglio comunale. Un documento che pone degli interrogativi e lasciando ai cittadini la facoltà di rispondere. “L’auspicio è che venga colto l’aspetto positivo del presente documento e che non sia l’ennesima occasione per creare sterili polemiche. Riflettiamo attentamente, il rischio è quello di allontanare ancora di più le persone dalla politica e dal rispetto per la stessa”.
Dal 3 agosto la stampa dirama una notizia pesante. Un biglietto contenente minacce è stato recapitato ad Antonio Ammirati, sindaco di Cotronei. Il biglietto, con la scritta in stampatello Ti fermeremo, è stato trovato dallo stesso sindaco nella cassetta della posta del suo studio legale.
Per il sindaco – che riceverà una solidarietà diffusa per l’accaduto – la matrice del biglietto è politica, tanto da liquidare il tutto con la determinazione nell’andare avanti: “Io e il mio gruppo politico-amministrativo restiamo invece fortemente motivati, continueremo ad agire, con maggiore determinazione, per realizzare il programma di governo e la nostra idea di comunità, che ha avuto il consenso elettorale alle scorse amministrative. Questi vili attentati alla democrazia sono la prova tangibile della giusta direzione intrapresa. Cotronei non merita questo”.
Anche un post del gruppo Cotronei 2030 in supporto al sindaco: “La minaccia ricevuta ci preoccupa ma nello stesso tempo ci sprona a proseguire il nostro percorso e ci rende consapevoli che siamo sulla strada giusta. Cotronei non merita di essere abbandonata ad un declino subdolo di sottomissione e siamo sicuri che saprà rispondere con determinazione per fronteggiare unita una minaccia grave ed insidiosa per il nostro futuro e per la libertà dei nostri figli”.
Il 4 agosto il gruppo Cotronei Bene Comune movimenta un post nei social confermando quanto avevano già previsto, ovvero che qualcuno a Cotronei avrebbe reagito con ferocia. Sono fermamente convinti di aver preso la strada giusta e che andrà percorsa fino in fondo. “La nostra decisione ha il merito di aver scoperchiato il tappo che teneva sotto chiave situazioni democraticamente intollerabili”.
In calce al post le rassicurazioni per il Sindaco e la sua Giunta nel garantire il loro sostegno e la partecipazione nell’opera di risanamento avviata.
Il 7 agosto esce un’intervista del consigliere Secreti sul Quotidiano del Sud. Parole pesanti, mica bruscolini. Con l’intervistatrice, Patrizia Siciliani, il consigliere Secreti punta l’indice contro Nicola Belcastro, ex sindaco: “Contano i fatti e i fatti parlano chiaro, è esistito un comitato d’affari, che ha guidato tutta l’attività amministrativa da te guidata; un volume enorme di denaro pubblico è stato dilapidato a favore di gruppi di potere e amministratori; appalti, sub appalti, somme urgenze, cottimi fiduciari e affidamenti professionali, distribuiti ai fini esclusivamente elettorali e per ritorni personali”.
E poi ancora, tra altri ragionamenti: “Perché, dopo la trattativa di 1,5 milioni di euro, conclusa con A2A, il sindaco, l’assessore e il tecnico si sono incontrati a Roma? Si è accreditato di aver dato lavori e incarichi professionali, vuole dire a chi e con quali regole sui lavori pubblici? Stando a quanto ha scritto, allora non era vero che l’ufficio tecnico era responsabile di tutto? È vero che deve tutto alla politica? Chi sono coloro i quali sono stati assunti per concorso in A2A e nei Comune di Cotronei e di Crotone? È vero che gente di mafia ha lavorato in Sila e a Cotronei per il Comune? È vero che tutti i servizi del Comune per diversi milioni di euro annui sono stati assegnati con forti ribassi e con la partecipazione di una sola ditta?”.
Roba pesante, parole come pietre, assist per gli apparati della magistratura e delle forze dell’ordine.
L’8 agosto il Pd dirama un lungo comunicato, affisso con manifesti anche in paese, da titolo forte “L’amministrazione comunale di Cotronei prende dalle tasche dei cittadini quasi mezzo milione di euro!”. Secondo l’analisi economica presentata nel documento, il Comune di Cotronei porterà un aumento del carico tributario ad iniziare da quello della Tassa sui Rifiuti; questo a causa delle scelte amministrative fatte negli ultimi tempi in maniera sbagliata, ad iniziare dall’enorme calo della raccolta differenziata (ridotta di un terzo rispetto al 2021) e, dunque, all’aumento dei costi di conferimento.
Il 30 agosto esce un documento del Pd, diramato anche sulla stampa regionale che invita l’amministrazione comunale a voler prorogare i termini per la presentazione delle offerte dell’intervento di messa in sicurezza del territorio a rischio idrogeologico in località Mindrillo. Secondo il segretario e la direzione del Pd di Cotronei, la fretta ferragostana nell’approvazione del progetto fa venire seri dubbi sulla possibilità, per le imprese, di partecipare in maniera concorrenziale alla gara. In calce al documento: “Quanto è facile parlare di trasparenza e legalità! Quanto è difficile applicarla!”.
A metà settembre scoppia la polemica sui pannoloni (una questione che cercheremo di affrontare nel prossimo numero del giornale). Il Pd dirama un comunicato stampa e con una nuova pizzicata al consigliere Secreti, reo di avvallare la realizzazione dell’impianto di riciclo dei pannoloni, quando nel 2013 si oppose in modo irruento contro la costruzione di un impianto a biomassa a Cotronei, solo perché proposto dall’ex sindaco Belcastro. Come anche per le diverse denunce presentate per bloccare l’iter autorizzativo per il finanziamento delle terme. Adesso il consigliere Secreti e tutta l’amministrazione comunale sono convinti della bontà della realizzazione di questo impianto. “Sarebbe utile rinnovare tale progetto e smaltire correttamente i pannoloni, per arrivare successivamente a classificarli come rifiuto differenziato, invece di portare Cotronei ad essere una pattumiera ‘dei pannoloni’ del meridione”.
Il 29 settembre, nella sala Conferenze, Cotronei Bene Comune ha tenuto una conferenza sul tema “L’arte nobile della politica”. Relatori Elsa Bonazza, Emilio De Masi, Mario Oliverio e Pietro Secreti. Quest’ultimo, nella sua relazione ha sottolineato, tra le altre cose, gli aspetti economici di maggiore importanza, a suo avviso, per il territorio: “Avere gli impianti di risalita, le infrastrutture per arrivare a Trepidò, realizzare le Terme, valorizzare l’agricoltura, riconsiderare il ruolo della società A2A, affinché ripaghi con opere di civiltà il territorio sfruttato a fini energetici”.
L’8 ottobre il consigliere Vincenzo Girimonte, in un post sui social esprime solidarietà al consigliere Salvatore Chimento, entrambi in Svolta la Carta. Pare che il consigliere Chimento sia stato aggredito verbalmente, in pubblica piazza, con frasi ingiuriose, da parte del sindaco Antonio Ammirati.
“Il confronto dovrebbe essere vissuto come occasione di arricchimento di una comunità, invece di cercare di tacitare espressioni diverse e comunque con l’obiettivo dell’interesse collettivo.
Invito il sindaco ad evitare tali ‘brutti comportamenti’ in quanto il ruolo istituzionale che riveste impone un comportamento democratico ed aperto al confronto”.
Il fatto era avvenuto realmente. Forse quella mattina qualcuno era troppo nervoso. Forse le parti si sono chiarite immediatamente, tanto che la questione non ha avuto ulteriori prosiegui, se non a buttarla in sarcasmo. Sempre nei social.
Il 28 ottobre, nella Sala delle Conferenze, il gruppo politico Cotronei 2030, ovvero sindaco e assessori, hanno fatto il punto, in forma pubblica, dell’azione amministrativa dopo due anni dall’insediamento.
Nella divulgazione delle opere e delle iniziative realizzate o da realizzare, sono emerse alcune importanti specificità, nel senso che stanno stanno lavorando per la gente e non per i potenti e con un cambio di metodo, ad iniziare dalle gare di appalto nei lavori, nella legalità e con la massima trasparenza. Il messaggio forte che si è voluto veicolare è quello che girano milioni e milioni di euro per fare di Cotronei un cantiere aperto. Messa così, sembra un clone dei proclami dell’amministrazione comunale precedente, e di qualcuna ancora più precedente.
Certo, di soldi ne girano e ne gireranno. Ma forse il popolo non è felice, l’impressione che il momento non è dei migliori, come se ci fosse una paranoia collettiva e un senso di smarrimento. Che non sia il denaro a far felice il popolo e bisogna escogitare anche altro?
Ci sarà tempo per capirlo.
Intanto, buona fortuna a tutti.
Giap
da: Cotroneinforma n.148