Il 6 marzo è scomparso l’architetto Adriano Pace. Con il gruppo del giornale c’è stato sempre un grande legame, iniziato molti anni prima, fin dagli anni Ottanta quando arrivò a Cotronei portando un vento di freschezza, con idee, esperienze,
saperi, contatti che li mise a disposizione di una comunità, e per molti anni.
Era un tipo in gamba Adriano, un buono. Nei primi due anni il periodico / la rivista uscì come supplemento ad altre testate. Grazie ad Adriano, che seguiva attentamente la nostra esperienza di giornalismo locale, riuscimmo a
iscrivere nel 1996 la testata al tribunale di Crotone: direttore responsabile Francesca Carvelli, originaria di Petilia, nipote di Adriano, giornalista in Emilia Romagna.
Francesca ci accompagnò per qualche anno in questa avventura. Adriano continuò a seguirci sempre, non solo sostenendoci con il suo contributo economico annuale, ma anche quale
riferimento importante per capire le dinamiche connesse alla cosa pubblica.
Era un tipo in gamba Adriano, uno spirito libero.
S’era formato politicamente negli anni delle lotte studentesche, con importanti esperienze nella sinistra extraparlamentare.
È stato un professionista preparato e illuminato, con una moderna visione della disciplina architettonica, amante dei libri, del fumetto, delle arti figurative, della musica. Discorrere con Adriano, con quella sua calma e delicatezza, era l’occasione per scoprire sempre qualcosa di nuovo.
Nell’ultimo anno si era dedicato con entusiasmo e passione nell’organizzazione della nascente “Biblioteca Peppino Guarascio”. Si era ripresentata l’occasione, dopo diversi anni, di ritrovare Adriano nuovamente impegnato nella nostra comunità. Non è stato per nulla fortunato. Non lo siamo stati tutti noi,
perché ha lasciato un vuoto che nessuno potrà mai riempire.
Che la terra ti sia lieve Adriano.
Cotroneinforma si sente vicino a Elsa, Josè, Bruno e Alice.
Tratto da Cotroneinforma n. 142/2021