I sindaci dei comuni facenti parte dell’Ambito di Mesoraca scrivono alla Regione: «Occorre fornire indirizzi di intervento chiari e precisi in ambito sociale, desideriamo rispondere in maniera rapida ai bisogni della popolazione»
«L’Ambito di Mesoraca intende mettere in campo tutte le competenze acquisite in seguito all’approvazione del Regolamento in materia di gestione dei servizi sociali, al fine di sbloccare i servizi che in questo anno sono venuti meno a causa del periodo di transizione e dei dubbi che l’attuazione del Regolamento ha portato con sé. Diverse sono state le interlocuzioni con la Regione Calabria sia di natura politica sia tecnica, con l’obiettivo di procedere nel modo più utile e corretto possibile. La sensazione è tuttavia che non vengano date linee chiare agli Ambiti, ma consapevolmente si induce a restare in un limbo che non fa altro che allungare i tempi. La conseguenza è che il territorio che siamo chiamati ad amministrare e che conosciamo rispetto alle sue esigenze e a i suoi bisogni, resta sprovvisto dei servizi sociali da sempre programmati ed erogati con perizia da questo Ambito».
Lo scrivono in una lettera indirizzata agli organi regionali i sindaci dei comuni di Cotronei (Nicola Belcastro), Mesoraca (Annibile Parise), Petilia Policastro (Amedeo Nicolazzi), Roccabernarda (Nicola Bilotta) e Santa Severina (Lucio Giordano), facenti parti del cosiddetto Ambito di Mesoraca, presieduto da Nicola Belcastro. L’intento dei primi cittadini è quello di rappresentare le difficoltà gestionali ed operative conseguenti alle funzioni assegnategli dalla riforma del welfare, oltre a comunicare, alla Regione Calabria, le attività che intendono perseguire al fine di adempiere a quanto disposto dalla D.G.R. 503/2019.
«Il nostro obiettivo – si legge nel testo – è rispondere alle richieste che ci vengono dalla nostra comunità sia rispetto alle numerose strutture socio-assistenziali presenti sul territorio, ma soprattutto rispetto alla vasta gamma di servizi declinati nelle diverse tipologie e modalità che attualmente vengono erogati con difficoltà. E per qualificare tale offerta è necessario evidenziare anche un dato economico. Come notificato dalla Regione Calabria ai Comuni Capo Ambito, in data 27/05/2020 con Prot.Siar n.176410, si evince che le risorse destinate all’Ambito di Mesoraca, da utilizzare per le attività svolte dalle strutture socio-assistenziali residenziali e semiresidenziali, è pari a 1.963.098,71 Euro. Nel corso dell’anno 2020 non tutte le risorse sono state utilizzate, sia per mancanza di un Piano di Zona che ha procurato certamente un ritardo significativo ma comprensibile se si considera la necessità di interiorizzare le nuove competenze che l’Ambito è chiamato a svolgere, sia per l’impossibilità di procedere a nuove istituzionalizzazioni. Pertanto, rispetto alla somma assegnata, si è generato un residuo pari a circa €. 800.000,00 che sono somme assegnate al distretto e non utilizzate. È ragionevole perciò aspettarsi per l’anno 2021 non solo la riconferma delle risorse già assegnata dalla Regione Calabria, pari ad €. 1.963.098,71, ma anche il residuo generatosi nel 2020, per come sopra indicato, salvo ulteriori risorse che la programmazione regionale avrà sicuramente previsto di trasferire; tali risorse – è ancora scritto – avranno un unico indirizzo operativo: implementare e migliorare l’offerta dei servizi sociali sul nostro territorio».
Nel sottolineare la volontà dell’Ambito di Mesoraca di «confrontarsi anche con la rappresentanza del Terzo Settore e con il mondo sindacale del territorio, per svolgere le funzioni nel miglior modo possibile», i sindaci aggiungono: «Si comunica inoltre che l’Ambito di Mesoraca, grazie alla presenza di diverse strutture socio-assistenziali sul proprio territorio, rappresenta un punto di riferimento anche per altri ambiti che invece ne sono carenti. Spesso, dunque, ci si ritrova a valutare richieste di istituzionalizzazione e ad accogliere persone provenienti da ambiti di tutta la Regione Calabria. Per questi motivi, si rileva la necessità di assicurare una presa in carico, per le persone che in futuro ne faranno richiesta, da parte dell’ambito di provenienza con relativa copertura finanziaria da parte dello stesso nei casi previsti dal regolamento. Su tale punto il ruolo della Regione è fondamentale, attesa la eterogeneità dei casi ed anche la circostanza che in determinati territori vi sia un livello di assistenza completamente squilibrato rispetto ad altri. Inoltre, al fine di garantire la continuità assistenziale alle persone che già usufruivano di una convenzione al 31/12/2019 e che sono ancora ospiti delle strutture presenti sul territorio, ricorrendone le condizioni, si provvederà per le stesse a confermare il contributo di cui gli stessi erano beneficiari anche per questo anno. Subito dopo che si è definita la situazione, per come sopra comunicato, si procederà ad allocare le risorse disponibili secondo le modalità individuate dalla D.G.R. 503/2019 e dal Piano di Zona; pertanto, per quanto riguarda le strutture socio-assistenziali, si provvederà ad utilizzare tutte quelle accreditate, dando piena libertà all’utente di scegliere tra quelle presenti sul mercato e che meglio rispondono alle esigenze dello stesso. Si comunica che, in assenza di riscontro entro 10 giorni dalla ricezione della presente, la stessa si considera condivisa, sia per la parte gestionale che finanziaria. Si rassicura, altresì, che sarà cura dell’abito provvedere a riproporre, accogliendo le indicazioni di cui alla nota di codesto Dipartimento n° 157770 del 07.04.2021, un nuovo piano d’ambito, in tempi celeri».