Acqua pubblica: confronto importante ed efficace con il Presidente della Camera
Questa mattina si è svolto a Montecitorio l’incontro tra il Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua e il Presidente della Camera, Roberto Fico, in cui si è avviato un confronto per dare finalmente una concreta e reale attuazione all’esito referendario del 2011 e quindi giungere ad una gestione pubblica e partecipativa del servizio idrico integrato in Italia.
Diversi sono stati gli interventi degli attivisti del movimento per l’acqua che con competenza hanno toccato molteplici aspetti della battaglia per l’acqua bene comune, dal locale al nazionale passando per le questioni di carattere internazionale, e ne hanno efficacemente rappresentato la ricchezza e persistenza.
In generale abbiamo denunciato i tentativi di elusione e cancellazione dell’esito referendario messi in campo in questi anni e il fatto che i processi di privatizzazione proseguano mediante meccanismi quali fusioni e aggregazioni tra aziende, soprattutto intorno alle grandi multiutility quotate in borsa (HERA, A2A, IREN, ACEA), e attraverso la predisposizione di un sistema tariffario da parte di ARERA volto alla massimizzazione del profitto.
Nello specifico abbiamo sottoposto al Presidente Fico le seguenti richieste:
- un pronunciamento politico esplicito sul fatto che l’applicazione dell’esito referendario significa costruire un provvedimento legislativo che, da una parte, sancisca che la forma di gestione dei servizi pubblici locali è unicamente quella effettuata tramite Enti di diritto pubblico (aziende speciali e aziende speciali consortili) e, dall’altra, intervenga seriamente sul sistema di finanziamento del servizio idrico a partire dalla reale eliminazione di qualsiasi voce riconducibile al profitto;
- l’impegno alla calendarizzazione immediata della legge per l’acqua pubblica nella versione aggiornata e depositata nella scorsa legislatura dall’intergruppo parlamentare per “l’acqua bene comune”;
- l’impegno a mettere in campo tutte le iniziative necessarie per giungere allo scioglimento di ARERA e definire il ritorno delle sue competenze ai Ministeri competenti e nello specifico del servizio idrico integrato al Ministero dell’Ambiente, oltre a mettere uno stop alla vessatoria pratica dei distacchi e garantire realmente il quantitativo minimo vitale a tutti gli utenti;
- l’impegno ad apportare modifiche al Decreto Ambientale (D.Lgs 152/2006) a partire dall’eliminazione di tutte le novità introdotte dallo Sblocca Italia che puntano alla concentrazione della gestione che esautorano gli Enti Locali da ogni possibilità di decidere, anche e soprattutto mediante l’approvazione di leggi regionali.
Inoltre, abbiamo tenuto a evidenziare che nella nostra visione del mondo e della società difendere il diritto umano all’acqua è rivoluzionario solo se inserito in una cultura antirazzista e di solidarietà tra le persone che difende e rivendica diritti per tutte e tutti, compreso quello di migrare.
Il Presidente Fico ha tenuto a ribadire il suo impegno sul tema dell’acqua pubblica anche e soprattutto perchè ha costituito una parte rilevante del suo attivismo politico negli anni passati e ha voluto sottolineare il merito del movimento per l’acqua rispetto al continuo e persistente stimolo della partecipazione della cittadinanza alla vita politica del paese in particolare sul tema dell’acqua e dei beni comuni.
Inoltre, il Presidente Fico ha confermato in maniera esplicita che l’applicazione dell’esito referendario passa esclusivamente attraverso forme di gestione quali gli Enti di diritto pubblico, aziende speciali e aziende speciali consortili, escludendo qualsiasi forma di società di capitali ancorchè a totale capitale pubblico.
Punto molto importante che il Presidente della Camera ha voluto ribadire è il suo impegno, nei limiti del ruolo che gli compete, a favore dell’avvio in tempi brevi della discussione della legge sull’acqua che abbia le caratteristiche di cui al punto precedente.
Abbiamo anche apprezzato la presa di posizione del Presidente in merito alla necessità che, nelle more della discussione della legge per l’acqua pubblica, si interrompano tutti i processi di privatizzazione avviati.
Una questione su cui non possiamo ritenerci soddisfatti è la mancanza di un riferimento da parte del Presidente all’esigenza manifestata da diversi interventi di sottrarre le competenze sul servizio idrico ad ARERA visto che questa Autorità, dal 2011 ad oggi, ha dimostrato di operare più negli interessi delle aziende gestrici, massimizzando i profitti, piuttosto che in quello dei cittadini e della qualità del servizio reso.
Il nostro auspicio è che gli importanti impegni presi oggi dal Presidente della Camera siano mantenuti, a partire dall’immediata calendarizzazione della legge per l’acqua nella nella versione aggiornata e depositata nella scorsa legislatura dall’intergruppo parlamentare per “l’acqua bene comune” e che, come richiesto, si riesca a trovare il modo per intervenire in tempi stretti sul Decreto Ambientale (D.Lgs 152/2006) eliminando le novità introdotte dal decreto “Sblocca Italia” che puntano alla concentrazione della gestione esautorando gli Enti Locali.
Come Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua ci teniamo a sottolineare la positività del confronto svolto questa mattina e ribadiamo che proseguiremo a mettere in campo tutta la nostra passione e impegno per giungere finalmente alla reale attuazione della volontà popolare e ad una gestione pubblica e partecipativa dell’acqua.
Roma, 30 Luglio 2018.
Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua