Servizio idrico, Sorical ripassa il cerino acceso ai Comuni crotonesi

Regione, Sorical e Comuni crotonesi. Nessuno vuole rimanere con in mano il cerino acceso da Soakro nel momento in cui ha pubblicamente dichiarato la propria insolvenza, e tutti cercano di passarselo prima di bruciarsi. Ma prima o poi qualcuno dovrà finalmente assumersi la responsabilità di trovare un nuovo gestore per il servizio idrico integrato della Provincia di Crotone, vale a dire la distribuzione dell’acqua potabile e la depurazione della fogna.
La società Sorical spa, gestore regionale dell’acqua grezza partecipata dalla stessa Regione, ha appena declinato l’invito che i Comuni crotonesi le hanno rivolto, da ultimo, in una riunione a Catanzaro lo scorso mercoledì 5 agosto. Con una comunicazione spedita da Catanzaro già il giorno dopo quella riunione, il management della Sorical ha fatto sapere che, per varie ragioni burocratiche, organizzative, economiche ed anche indipendenti dalla propria volontà, non ha alcuna intenzione di subentrare alla decotta Soakro nella gestione degli impianti e dei servizi da fornire alle utenze crotonesi.
Anzi, a proposito di cerino acceso, la Sorical lo riconsegna ai Comuni crotonesi con i quali però si dice pronta a collaborare se decidessero, come in pratica gli suggerisce, di assumere in prima persona la gestione che Soakro non riesce più ad effettuare. Ma con il ritorno alla gestione frazionata invece del gestore unico, per i Comuni aumenterebbero i costi invece di diminuire (alquanto complicato fare peggio della SoAKro e pagare di più, ndr). Ma a Sorical l’unica cosa che importa è farsi pagare l’acqua resa potabile, infischiandosene del fatto che l’acqua in Italia è pubblica per volere del popolo sovrano che ha votato uno specifico referendum.

Tratto da: ilcrotonese.it

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