Seconda edizione del CampluSila Natura

Benvenuti nell’area riservata alla produzione multimediale dei partecipanti alla seconda edizione del CampluSila Natura, il primo e unico campus per ragazzi plusdotati del Sud Italia. Un’avventura esperenziale e multimediale che, tra escursioni nel bosco con lupi cecoslovacchi, lezioni pratiche di giornalismo multimediale, creatività pubblicitaria, pillole di alimentazione sana e forest coaching olistico, ha portato alla produzione di redazionali, campagne di sensibilizzazione, fumetti, interviste e tanto altro che potrete scoprire proprio qui! Buon divertimento e, se vi va, condividete!

 

CampluSila Natura 2019.

Come sopravvivere nel bosco trasformandolo in un museo interattivo a cielo aperto.
Benvenuti alle III edizione del primo e unico campus del Sud Italia dedicato ai bambini ad alto potenziale cognitivo con didattica esperenziale, inclusiva che sviluppa l’intelligenza, il talento e orienta alla felicità. Nell’incantevole cornice del Parco Nazionale della Sila, si riconfermerà un momento unico per grandi e bambini per divertirsi e apprendere nel bosco unendo il benessere del coaching olistico alla multimedialità e alla Natura.
Quest’anno i ragazzi impareranno come affrontare e trasformare le sfide della Vita da plusdotato in una sfida con se stessi attraverso un vero e proprio corso di sopravvivenza nel bosco, senza tecnologia, un percorso metaforico dentro di sé e nelle relazioni significative per poi diventare i protagonisti del lancio del contest nazionale “Sila. Museo interattivo a cielo aperto” del progetto Palumbo Sila Experiences. Come? Creando i video pubblicitari e un piccolo percorso interattivo nel bosco del Villaggio Palumbo. Per saperne di più e iscrivere i ragazzi, puoi seguire il progetto, patrocinato dal Comune di Cotronei e dal Parco Nazionale della Sila, sul sito www.sobjective.it/camplusilanatura
Ma cos’è successo l’anno scorso al Campus?
Campagna contro lo stereotipo del Lupo cattivo.
It’s a wonderful wolf è il pay-off della campagna ideata dai ragazzi per cancellare i falsi miti e la disinformazione sull’animale più ingiustamente temuto di tutti i tempi e rappresentativo della Sila: il lupo. I ragazzi, dopo un’escursione a 6 zampe a sorpresa con la fantastica Nova, lupa cecoslovacca, guidata dall’educatrice cinofila Martina Costanzo e la guida Aigae Angelo Lucia, hanno creato, diretto e girato uno spot pubblicitario multisoggetto in varie location: il bosco, la strada, il villaggio turistico. Per fare ciò hanno seguito lezioni di prossemica tra cane e umano, comunicazione interspecie oltre che di regia e creatività pubblicitaria. Il risultato? Puoi vederlo sul sito, sui social e sul canale youtube del progetto! E lasciaci il tuo parere!
Giornalismo multimediale
Come si crea un magazine? Come si scelgono i temi vincenti per i propri articoli? Quali altri contenuti creativi ci sono in una testata virtuale o cartacea? I ragazzi del campus, attraverso le lezioni e gli incontri con il direttore di CotroenInforma Pino Fabiano e l’editore Loris Zanrei, si sono sbizzarriti tra articoli sulla Sila, sulle serie tv e i lupi, video interviste che puoi trovare sul sito e i social, fumetti sbocciati da una riflessione su l’uso smodato della tecnologia e tanto altro… ma perché parlarne quando puoi vederli direttamente tu?
Dal lupo a Teen Wolf è tutto un programma!
Avete mai visto un lupo? Se sì, un licantropo? No! Allora vediamo le differenze. Prima di conoscere i nostri lupetti vi farò un piccolo riassunto cioè (per la vostra sicurezza reggetevi a qualcosa) qui si parlerà… del licantropo o lupo mannaro e le differenze, gli errori fatti sui lupi ma prima, come Alberto Angela ci insegna, cominciamo. La popolazione del lupo in Italia è di 1580 esemplari e circa 300 muoiono a causa del bracconaggio, per risolvere questo dramma hanno creato l’associazione “Sos natura d’Italia”. Approfondendo la vita del lupo si può dire che vive per tutto l’emisfero boreale ma, soprattutto, lungo la dorsale appenninica. i vari fattori che hanno messo a rischio la sua vita sono: la scarsa disponibilità di prede, la riduzione di boschi e, quindi, la riduzione del loro habitat. Il lupo come non molti sanno è un onnivoro perché mangia carne e bacche. Il lupo certo che ha un bel caratterino al contrario dell’uomo che praticamente da un po’ di generazioni nasce, cresce, corre solitario e al computer non come il lupo che vive nei branchi; lui è costretto a seguire il branco da cucciolo però da adulto può scegliere se allontanarsene in cerca di fortuna (attenzione!Fuga di cervelli come poco tempo fa in Italia).
Prima di confrontare i lupi con i licantropi approfondirò i lupi grazie a Angelo Lucia di professione guida turistica ambientalista e ricercatore di lupi per passione. Dove potete trovare l’intervista? Ma sul nostro sito nella voce “articoli” e sul canale youtube!
Ma torniamo ai licantropi che altro non sono che mostri della mitologia. Il licantropo è un uomo che è stato condannato da una maledizione (mi vorrei sfogare un attimo quindi non vi spaventate CHE QUALCUNO MI MALEDICA cioè più che maledizione è una benedizione) e ogni plenilunio lui cambia forma. All’inizio era semplicemente un uomo metà lupo ma poi hanno aggiunto che poteva morire solo con l’argento oppure la trasmissione del “virus” con un morso. Poi, le differenze tra licantropo e lupo mannaro sono che il lupo mannaro è solo un lupo gigante che mangia umani senza senno, mentre il licantropo è un uomo lupo che è solo trasformato ma ricordandosi di essere un umano. Raga io sto svenendo, ho scoperto che la licantropia può essere una malattia quindi reale però è soltanto una cosa psicologica perché con questa malattia rarissima durante la luna piena queste persone assumono un atteggiamento da lupo. Il più famoso è stato Peter Stubbe che dilaniò la sua preda con i denti e ne mangiò il cuore. Ora con mia grande felicità conosciamo uno trai primi licantropi mentali ( li chiamerò così ): Peter nacque nel 1525 e morì il 31 ottobre del 1589 (per chi se lo chiede ha vissuto 64 anni) , le sue vittime si aggirano sui diciotto anni tra cui due donne incinta e tredici bambini. I suoi metodi erano: strangolamento, accoltellamento e, dopo la morte, li dissanguava e mangiava. Alcuni altri suoi crimini sono stati il vampirismo, la stregoneria, lo squartamento e la necrofilia (fare bunga bunga con i cadaveri ). Peter è stato arrestato nel 1589 e condannato al supplizio della ruota ( che era veramente strano, cioè, i condannati venivano legati a una ruota e gli venivano rotte tutte le ossa per poi lasciarli al pubblico per ore e in fine uccisi, oppure si faceva ruotare la ruota ma questo raramente si rivelava mortale); tutte queste informazioni a noi passano sottoforma di serie TV ( io non riesco a capire perché si chiamano serie TV… alla fine tutti le vediamo sul computer).
Teen Wolf è una serie in cui un ragazzo stupido e magrolino, Scott, diventa inteligente bello e forzuto tutto di un colpo (bellissimo da essere ripugnante diventa un figo solo in un giorno senza che nessuno se ne accorga… ). Lui ha un amico, Stiles, un ragazzo umano che diventerà lo stratega del branco di Scott, poi si aggiungeranno Malia, coyote mannaro, Kira, kitzune del tuono, Dereklicantropo e Allison la cacciatrice. Io ve la suggerisco perché e davvero una bella serie molto giovanile.

Adriano De Luca

 

Il lutto delle serie tv
Molti ragazzi dopo la fine delle serie tv hanno una condizione di lutto soprattutto nelle serie con 13000000000 stagioni perché tu magari sei abituato a vedere determinate persone (delle serie) – esempio: tra il pranzo della domenica delle 14:30 e la cacca delle 15:00 – Io, per far capire ai più vecchietti che non guardano le serie il nostro dolore dentro , perché sì, si prova dolore… e voi si voi che ci vedete depressi dite “Che sarà mai te ne guardi un’altra” e tu rispondi “UN’ALTRA! UN ALTRA! MA SEI VECCHIA TU NON PUOI CAPIRE SOLO NOI POSSIAMO CAPIRE!”… e inizi a fare esempi per ogni età fino a risalire al primo embrione del tuo albero genealogico. Quindi le fai gli esempi “mamma tu pensa alla tua bambola quella a cui le si è rotta un braccio tu hai provato a ripararla e non ci sei riuscita e siccome eri triste la nonna ha deciso di comprartene un’altra ma tu sentivi che non era lei perché effettivamente non era la tua bambola era solo un sostituto e quindi sei stata costretta a trovare un nuovo gioco completamente nuovo che non ti ricordi la tua bambola”. Arriva la nonna che, sentendosi tirata in campo, prova a capirti ma lei è già tanto se sa cosa vuol dire TV e tu passi a lei parlandole di Don Matteo e le chiedi cosa faceva durante il periodo di standbay oppure le minacci le pentole e lei sentendosi minacciata torna nel suo abitat naturale, cioè la cucina. Durante la tua depressione condivisa su whatsapp ti consigliano un’altra serie che farà ricominciare il giro alla fine questo è il ciclo naturale della situazione dagli 11 anni in su fino all’ età della morte per molti.
Avendo intervistato varie persone, ho incontrato 3 categorie. Iniziamo dalla più grande, quella del 80% cioè i depressi quelli che “gli mancano troppo i loro “ amici” e quindi si deprimono, non escono, non parlano più e, il più strano, quello che riporta in vita la sua serie tramite il suo corpo, quindi si veste come loro. La seconda categoria è quella che riguarda la serie ma “non sarà mai la stessa cosa perché tu sai i finali e quindi dici a tutti i finali perché se soffri tu devono soffrire tutti” oppure i terzi, quelli peggiori, quelli che si fanno la loro vita, quelli che si fanno i figli “famiglia che schifo è la famiglia” perché tanto poi cresce e guarderà la serie anche lui e la possibilità che lui non guardi la serie è bassissima quindi non fatelo. È stato bello conoscervi ora vi saluto datemi un minutino. (un minuto dopo)… ciao!

Adriano De Luca

La Sila
La Sila è situata in Calabria, tra le province di Cosenza e Catanzaro. La vetta più alta della Sila è il Monte Botte Donato (1.928 m.s.il m.) e le temperature massime d’estate sono 26 G° d’estate e 2 G° d’inverno. Il clima della Sila è montano. La Sila è attraversata dai fiumi Crati e Neto e I laghi presenti nella Sila sono il lago Cecita, il lago Ampollino e il lago Ariamacina. La flora è composta da molte specie diverse tra cui la rosa viscosa. Le erbe presenti sono il sambuco, la valeriana e gli alberi che dominano sono i pini anche se sono diffusi i cerri, i castagni e i faggi. Nella Sila sono presenti il lupo – protetto grazie all’istituzione del Parco Nazionale – il gatto selvatico e la volpe. Come uccelli sono diffusi il gufo reale, il barbagianni e la civetta, mentre gli anfibi più diffusi sono le rane e le salamandre. La Sila ha avuto diversi dominatori: dai cartaginesi ai normanni, passando per spagnoli e borboni fino ad arrivare all’Unità di Italia. Nel periodo post-unità, la Sila è stata nascondiglio e patria di molti briganti, cioè guerriglieri che, viste le cocenti delusioni date dalle mancate promesse dell’Unità d’Italia, uniti ai contadini ribelli, volevano ripristinare il regno dei Borboni.. Tra questi, famoso, ci fu nei primi anni del novencento Giuseppe Musolino.

Samuele Di Meo

Lo scoiattolo della Sila

Lo scoiattolo? E chi l’ha mai visto! In effetti è un animale straordinariamente mimetizzabile grazie al suo pelo che (secondo le speci) varia dal rosso-marrone al
marrone scuro e quasi grigio. Inoltre, la sua lunghezza varia tra i 35 e 45 cm e pesa tra i 230-450 g. Ciò lo rende agile e capace di salire sugli alberi, alcune specie possono pure volare! Quindi lo scoiattolo domina i 3 elementi della Natura perché cammina, nuota e vola.
Ma ritorniamo in Sila con il suo famoso scoiattolo nero che ogni notte sogno di vedere.
Gli scoiattoli vivono tra i 4 e 5 anni. La dieta dello scoiattolo della Sila è costituito da una quantità di frutta, ghiande e arachidi. Mangia anche faggiole, semi, funghi, gemme e ramoscelli di abeti, larici e pini; non disdegna uova, uccelletti e talvolta pure insetti. Lo scoiattolo per andare in letargo fa scorte di cibo che nasconde in luoghi ben precisi (buche, tronchi…). I residui alimentari che lascia sul suo passaggio sono inconfutabilmente segno della sua presenza.
Lo scoiattolo della Sila in dialetto calabrese si chiama Zaccaredda (che significa “non sta mai fermo”) e a quanto pare quello della Sila non va in letargo!!! Per questo in inverno usano la loro coda, lunga circa una ventina di centimetri, per imbatuffolarsela attorno in modo da creare una coperta, una sciarpa, un mantello, ecc…
I predatori che ha da temere lo scoiattolo della Sila sono i mammiferi (gatto selvatico, faina, ecc…) ma anche i rapaci presenti nel territorio.
Che bello lo scoiattolo! Misterioso, agile, capace di volare… veramente una creatura epica!!! 🙂

Iris Tamborero

La volpe (vedere allegato a parte: pdf disegno realizzato da Arianna e articolo)

Arianna Di Festa

Fumetto

I ragazzi, durante il campus, hanno dimostrato un attaccamento smodato con cellulari e tablet. Uno spunto di riflessione e lavoro che ha portato alla creazione del concept del fumetto da parte di Manuel e la sua realizzazione grafica da parte di Arianna.

Titolo: Dietro a uno schermo c’è il rischio di perdersi… la Vita. Campagna stampa contro l’uso smodato della tecnologia (in allegato)

Link video:
Campagna contro lo stereotipo del lupo cattivo:

https://youtu.be/ZcAh5NtA010

Intervista Angelo Lucia – guida ambientalista Aigae

https://youtu.be/BU0WMBksXek

Intervista Martina Costanzo – educatrice cinofila Think Dog

https://youtu.be/J3hvegR2iTk

https://www.sobjective.it/camplusilanatura


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