Sit-in: solidarietà con Riace
Sabato 3 novembre 2018 dalle ore 11:00 alle 13:00 – Münster, Nordreno-Vestfalia, Germania
“Non puoi arrestare Riace! – Non puoi fermare Riace”.
I fuggitivi ottengono una nuova casa, un villaggio morente riceve nuovi abitanti e lo stato risparmia denaro: questa è la storia di successo di Riace in Calabria, a cui ora il governo di destra in Italia vorrebbe porre fine.
Da quando una nave con 200 curdi è arrivata al largo di Riace nel 1998, centinaia di persone provenienti da Afghanistan, Iraq ed Eritrea sono state alloggiate lì, alloggiate in case vuote, hanno trovato lavoro. La scuola è stata riaperta, sono stati aperti caffè e negozi, sono arrivati i turisti.
Il sindaco di Riace, Domenico Lucano, ottenne dal governo un permesso speciale per il suo modello di accoglienza – e per tanti anni molto riconoscimento in Italia e all’estero.
Il governo di estrema destra, soprattutto il ministro degli Interni Salvini della Lega, vuole ora porre fine a tutto questo, apparentemente per evitare che altre città si uniscano all’esempio di Riace (cosa che è già avvenuta in parte).
In Italia ci sono numerose manifestazioni di solidarietà per Riace e il suo sindaco, e un’altra grande manifestazione è prevista per il 10 novembre a Roma.
„Münster – Stadt der Zuflucht“ (“Münster – Città dei Rifugiati”), “Seebrücke Münster” e altri comitati protestano con un sit-in contro questa politica contro i rifugiati e la crescente criminalizzazione di coloro che aiutano le/i rifugiate/i.
https://www.facebook.com/events/1931757020463633/
Appello originale in tedesco
“Riace kann man nicht verhaften! – Riace kann man nicht aufhalten!”
Geflüchtete Menschen bekommen ein neues Zuhause, ein aussterbendes Dorf bekommt neue Bewohner, und der Staat spart Geld: Dies ist die erfolgreiche Geschichte von Riace in Kalabrien, der nun durch die rechte Regierung in Italien ein Ende gesetzt werden soll.
Seit 1998 ein Schiff mit 200 kurdischen Menschen vor der Küste von Riace ankam, sind Hunderte von Menschen aus Afghanistan, dem Irak und Eritrea dort aufgenommen worden, wurden in leerstehende Häuser einquartiert, lernten italienisch, bekamen Arbeit. Die Schule wurde wieder geöffnet, es entstanden Cafes und Geschäfte, es kamen Touristen.
Der Bürgermeister von Riace, Domenico Lucano, erhielt eine Sondergenehmigung von der Regierung für sein Aufnahmemodell – und lange Jahre viel Anerkennung im In- und Ausland.
Das will die rechstsextreme Regierung, allen voran Innenminister Salvini von der Lega Nord, nun beenden, offenbar um zu verhindern, dass weitere Städte sich dem Beispiel von Riace anschliessen (was zum Teil schon erfolgt ist).
In Italien gibt es zahlreiche Solidaritätsveranstaltungen für Riace und seinen Bürgermeister, für den 10. November ist eine weitere große Demonstration in Rom geplant.
„Münster – Stadt der Zuflucht“, „Seebrücke Münster“ und andere Initiativen protestieren mit einer Mahnwache gegen diese flüchtlingsfeindliche Politik und die zunehmende Kriminalisierung von Flüchtlingshelfer*innen.