Si è conclusa la vertenza riguardante la sede di Cotroneinforma. In tanti avranno notato la nostra insegna spostarsi dal primo al secondo piano del palazzo Russo.
Non è stato per nulla semplice l’epilogo di questa vertenza, dopo tre mesi di scambi epistolari con l’amministrazione comunale, comunicazioni/convocazioni con il comandante della Polizia Municipale e con il maresciallo dei Carabinieri. Infine, un incontro con il sindaco di Cotronei nel pomeriggio del 14 luglio.
Un incontro dai toni anche aspri quello col sindaco, ma non poteva essere diversamente poiché eravamo determinati a tutto, anche a fare le barricate per impedire quello che consideravamo un’ingiustizia, per impedire il ripetersi di una umiliazione come quella avvenuta nel 2004.
La sede di Cotroneinforma è uno spazio pubblico che non appartiene a noi ma all’intera comunità, uno spazio pubblico dove negli ultimi anni abbiamo fornito gratuitamente servizi importanti, un presidio di democrazia e dei diritti civili.
Abbiamo voluto con forza conquistare una stanza, la più piccola del secondo piano e aperto, di conseguenza, uno spiraglio per la fruizione dell’appartamento ristrutturato da qualche anno e non ancora utilizzato. Forse rappresenta l’unico spazio pubblico rimasto, non ancora “privatizzato” e, per tale ragione, da restituire completamente alla giusta fruibilità.
Il secondo piano del palazzo Russo è composto da sette stanze ristrutturate e arredate, con un finanziamento del Ministero delle Politiche sociali, per la fruizione da parte degli anziani di un centro diurno.
Mesi addietro c’è stato un bando per l’assegnazione andato a vuoto, gara deserta.
Con la nostra presa di posizione nel trasferirci nella stanza del secondo piano, abbiamo offerto la nostra disponibilità a collaborare con l’intento di trovare una soluzione per la gestione dell’intero locale.
In sintesi abbiamo concordato col sindaco e col responsabile dell’ufficio tecnico Scavelli, un percorso dialettico tra l’amministrazione comunale e le associazioni cittadine per tentare di concretizzare una forma di gestione dopo l’estate. Percorso rispetto al quale lanciamo la proposta in questo scritto.
Noi offriamo la nostra disponibilità a fare da tramite con il CSV, il Centro Servizi per il Volontariato di Crotone, per l’organizzazione delle necessarie riunioni, per gli adempimenti amministrativi, per l’organizzazione e le prospettive future.
In attesa della pubblicazione del nuovo bando per la gestione del centro c’è la necessità di capire se qualche associazione cittadina è disposta ad assumersi direttamente la responsabilità della gestione oppure se c’è la necessità di costituire un’associazione ex novo.
In questo secondo caso, la sopraccitata associazione potrebbe avvalersi principalmente di anziani, ma non solo.
Ci sono un gruppo di anziani e l’Aido (di cui fanno parte diversi pensionati, risorse umane preziose per esperienze nel passato di Cotronei) che da anni utilizzano una stanza al primo piano. Entrambi i gruppi devono lasciare i propri locali. Questi due gruppi potrebbero inserire uno o due referenti a testa nella nuova associazione e siamo convinti che da queste due realtà potrebbe arrivare la parte più consistente del gruppo dirigente della costituenda associazione.
La proposta è ovviamente estesa a tutte le altre associazioni operanti a Cotronei.
Per esempio, qualche socio potrebbe provenire dall’Avis, dalla Croce rossa, dall’Angolo 12, da Noi con voi, da Diverso da chi, dalle associazioni sportive, da Cotroneinforma e magari da altre ancora.
Insomma, è un’occasione valida per due ordini di ragioni.
La prima riguarda la struttura. Non abbiamo più nulla di pubblico a Cotronei. Questi locali del secondo piano del palazzo Russo, seppur senza ascensore e senza spazi esterni, potrebbero rappresentare un punto di svolta rispetto alla prassi amministrativa degli ultimi decenni.
La seconda occasione riguarda la possibilità di allargare le interazioni nell’associazionismo locale dando spinta alle attività per gli anziani.
Badate bene. Questo spazio al secondo piano è già accreditato dal Ministero delle Politiche sociali. Questo significa che per le attività che si progetteranno i soldini sono disponibili. E dunque si potrebbero organizzare gite, attività ludiche, formazione digitale, rassegne cinematografiche e chissà cos’altro ancora.
Tutto qui. Cominciamo a movimentare l’idea.
Aspettiamo riscontri e suggerimenti per allargare la discussione sull’organizzazione.
Condivido pienamente l’iniziativa in quanto esempio valido di gestione di un servizio da parre dei diretti interessati.