La benda – Tina Colao Art-Kaya

 
 
 
 
 

Io sono la parte invisibile del mio sguardo l’entroterra dei miei occhi. Fra il vocio dei colori tristi un giorno ho incontrato la voce di un mio amico aggrovigliata al vento. Ha sentito la catena della mia voce e mi ha dato altri occhi inariditi dicendomi di camminare seguendo l’eco dei miei sogni. Ho trovato la certezza di vecchie parole e mi sono acciottolata fra i loro vecchi rami tessendo insieme i confini dei colori. Nei miei occhi disabitati dal velo arido della benda ho conosciuto il muro della prigione che mi opprimeva: ho sentito il tonfo del mio Io. Ho varcato il confine lasciandomi dietro l’ultima alba che credevo perduta. Ho seguito le rughe dei miei sensi, la dolcezza dell’anima divorando la speranza. Io sono acqua che scorre fra i lecci della vita, sui pennelli che scorrono roridi di colore sull’iride dai colori infecondi, ma che vivono ogni giorno. Ho invischiato i pennelli nella tela il balbettio delle forme è diventato nuova pelle il buio si spoglia nella luce i contorni si separano dalla figura la foschia si raddensa: sono ora sula tela: la mia me che cresce sul farsi di una tenue luce.

Fotografia e riprese – Cecilia Vaccari

Montaggio video – Mattia De Vico

Luci e scenografia – Felice Adriani Location – Centro Sociale Rialzo/Auditorium Popolare Cosenza

Ringrazio le persone che hanno reso possibile tutto questo: Felice Adriani, il mio compagno di vita, colui che cammina con me, nella luce e nel buio senza mai lasciarmi la mano. Cecilia Vaccari, per la forza che mi regala in ogni passo che faccio. Mattia De Vico, per la passione con cui è entrato nel progetto e lo ha vissuto fino in fondo. Marisa Scaramuzzino, la mia amica di sempre, che sa leggere ogni sentimento senza bisogno di parole. Francesco Cirino per avermi dato il via ad una nuova sfida con me stessa. Francesco Cristiano per la presenza e la professionalità. Diego Mazzei per il supporto tecnico e morale. Gaia, Daniele e Orestaccio per l’affetto e la stima dimostrati. Centro Sociale Rialzo e Auditorium Popolare per gli spazi messi a completa disposizione. Mara, per l’amore incondizionato. Chi ha scritto questa poesia, che è la persona che sa trasformare i miei sentimenti in parole.

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